martedì 12 maggio 2009

Notti Berlinesi - Terza Notte




Berlin, 12. 10. 1984
0 Uhr 37
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Il francobollo che questa volta ha attratto la mia attenzione rappresenta il momento della Annunciazione della nascita di Gesù ai Pastori. Il francobollo è nuovamente inglese su sfondo rosso magenta, i Pastori e l’Angelo si trovano entro una specie di fiore di loto a quattro petali con bordo dorato, oltre ai tre Pastori e all’Angelo ed alcune pecore, v’è anche raffigurato su di un drappo bianco tenuto dall’Angelo le parole di inizio della Annunciazione: Gloria in excelsis deo...., poichè il quadretto manca di prospettiva, ne desumo che deve trattarsi di una rappresentazione artistica del duecento al più tardi del trecento.
Questo riprodotto non è il francobollo inglese che non ho trovato sul Web, ma di un'altra opera.Il Vangelo di Luca ci informa di questo particolare della nascita di Gesù. „E un Angelo del Signore li circondò di Luce così che furono presi da gran timore. Ma l’Angelo disse loro: „ Non temete, poichè ecco, io vi dò l’annunzio di grande gioia per tutto il popolo. Oggi è nato a voi, nella città di Davide, un Salvatore che è Cristo Signore. E questo è per voi il segno: troverete un bimbo in fasce in una mangiatoia“........“ Gloria a Dio nel più alto dei Cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà“.
L’Angelo quale Messaggero è l’equivalente di Mercurio. La Luce che improvvisamente li circonda è la Luce che illumina le Tenebre della ignoranza. Avvolti di Luce improvvisa i Pastori, ignoranti dell’avvenimento che aveva toccato il Mondo, vengono informati e quindi edotti sulla nuova Verità; ed è così che essi, ripieni di conoscenza, riescono, seguendo la Luce della Stella, a trovare il Bimbo e ad adorarLo. Sono le genti del Benvolere, quindi coloro che desiderano ed hanno in sè stessi il Bene, che toccati dalla luminosa Rivelazione, abbandonano il loro fare e si muovono, guidati da questa interna Illuminazione, lungo la Via del raggiungimento e del riconoscimento e della susseguente adorazione, quale fruimento, del Bimbo di Luce. I tempi sono maturi, nonostante il trionfo delle Tenebre, queste sono già alla loro Fine. Si avvicina il momento in cui la Luce avanzerà sempre di più. Non prima, non durante, ma dopo viene annunciato l’Avvento alle Genti, affinchè esse possano vedere la loro Speranza, la loro Fede esaudita e manifesta nel Mondo. È la Saga del Cristo! Mentre giù in tutto il Mondo, fra Miti, Favole e Misteri lo stesso concetto era già mediato dalle Masse alle „elite spirituali“ che ne costudivano il „seme“, per curarlo, crescerlo e donarlo ancora alle Masse quale Realtà nel momento in cui Tempo e Spazio avessero coinciso. La nascita del Cristo avviene nel Mistero, nella solitudine della Sacra Famiglia, successivamente ne viene dato annuncio al Mondo. La nascita del Cristo è quindi un avvenimento Micro e Macrocosmico ed un simile momento cela un profondo insegnamento per tutti coloro che dovessero viverlo. È il sostegno di una Realtà Interiore, della Manifestazione di una Realtà esteriore. I Pastori furono „colti da timore“; emozionati, colpiti nel loro „sentire“ interiore, atto che chiarisce il Segno di un Mutamento essenziale, del raggiungimento di una Gnosi, di una illuminazione che muta, trasforma l’Uomo come singolo e come collettivo. Il raggiungimento del proprio „Bimbo interiore“ è appunto il Momento della Trasformazione. Ci si muta e si libera l’insieme del nostro essere da legami che lo impedivano e lo limitavano nel suo Vero manifestarsi. Il mezzo di questo „perturbamento“ del precedente equilibrio anteriore è l’Amore.
Questi scioglie e coagula forze spirituali e mentali enormi sia nel singolo come nel collettivo. Ma mentre nel singolo è un momento che segna definitivamente la Vita Nuova, nel profondo Collettivo dell’Uomo è un momento, la sua durata nel tempo non ha importanza alcuna, in quanto chè
il Tempo, correlato all’intera Umanità è infinito e svela il Ritmo ciclico della realizzazione umana. Nel singolo individuo invece questa totale trasformazione è irreversibile, poichè il Tempo, nel singolo individuo ha un termina preciso e non è indefinito. È così che il Singulto d’Amore che perturba e commuove sia l’individuo che il collettivo è il Mezzo attraverso il quale la Luce si manifesta e la Conoscenza diviene un fatto cosciente e vissuto stabilmente. Luce quale manifestazione di Vita, che ribadisce la continuità della Vita ( e questo è un mistero davvero importante ), e la Vita stessa quale atto di Amore. Un essere umano colmo d'Amore è un essere che in verità vive, poichè egli fruisce della Vita come Gioia (gaudio) di essere, di vivere; in questo senso l’annuncio dell’Angelo che è un annuncio di Gioia, di Esultazione. Gioite poichè Amore è tra noi, è in noi; gioite poichè la Vita è nuovamente tra noi ed in noi! E sia per sempre ringraziato questo momento che dà un senso al nostro Essere. Ecco quindi come l’Amore possa essere inteso come senso del Vivere e della Vita. Non a caso in tedesco Vita è Lebe ed Amore è Liebe!
Lebe è legato al concetto di sopravvivenza e di mantenimento, mentre Liebe a quello di brama e di desiderio. Quando si è separati dall’Amore si è anche separati dalla Luce e si vive nelle Tenebre. L’Amore vive in noi ma diviene sofferenza, non gioia, in quanto che l’Amore necessita, per sua natura, manifestarsi,essere, comunicare; la differenza d'Amore è un raccoglimento in sè stessi, è un accumularsi di prorompente energia desiderosa di darsi, di espandersi, di comunicare! Ecco quindi la profonda Gioia, la Pace che percuote le Genti allorchè viene loro comunicato l’Avvento del Signore, il Signore dell’Amore, il Dio Amore.
È lo scaricarsi improvviso di una tensione raccolta ed il raggiungimento di una Pace dei nostri sensi nervosi, sino allo stordimento, quasi apatia, sino a quando ritrovata quasi per legge dei vasi comunicanti, il nuovo equilibrio, ci si desta a sè stessi da questo gioioso torpore colmi di una nuova Vita-Forza atta a costruire una Vita impregnata d’Amore. Quanto mistero nell’Amore quale Dolore! Dolore quale Vuoto d’Amore; non è forse la Morte Dolore? E non è la Morte (-mors) assenza di (A)more? Non è forse il Dolore che precede la Morte , una assoluta irreversibilità, il nostalgico desiderio di Vita e quindi di Amore? Un essere umano che non soffre, non prova alcun dolore e non è pervaso da Amore, è un essere umano che è morto a sè stesso! Di contro chi soffre e quasi cercandolo per sentirsi vivo, è un essere umano che è sì colmo di Amore ma di un Amore che però non trova il suo appagamento e quindi uccide sè stesso poichè è a sè stesso inutile. In tutto ciò v’è una grande verità. Le masse umane colme di un amore che in questo mondo moderno non possono realizzare, divengono ciniche sin quasi a giungere all’abbruttimento che inconsapevole ‚è la negazione di una realtà che nel profondo non viene accettata, la realtà di un mondo dove non è possibile amare e gioire in tutti i semplici aspetti del vivere. È forse per questo che deve essere compreso l’odierno comportamento giovanile, tristi profeti di abbruttimenti ancor maggiori di quanti già non siano visibili. I momenti della trasformazione sono sempre tristi momenti ed i tempi nei quali noi oggi viviamo sono tempi che necessitano un nuovo Avvento, un nuovo Annuncio. Si avvicina il Tempo in cui alle Masse è necessario un Annuncio di Amore di cui esse, inconsapevolmente, paventano il Bisogno. Il vuoto d’Amore deve essere nuovamente colmato! Il Dolore deve essere nuovamente trasformato in Gioia. Guardando per un momento alle nostre vicende personali, posso solo dire che il tempo della separazione dalla mia Amica dovrebbe giungere al suo termine, affinchè il vuoto della nostra Vita possa trasformarsi nuovamente in Gioia e Pienezza. Gli avvenimenti che ciclicamente colpiscono il singolo individuo, sempre ed in ogni momento, non sono disgiunti dagli avvenimenti che ciclicamente colpiscono l’Umanità. Il suo insieme ed il singolo individuo sono tra loro correlati, così come lo sono Macrocosmo e Microcosmo. L’Angelo dell’Annunciazione è il Messaggero che dal Macrocosmo raggiunge il Microcosmo, così come lo sono i singoli Angeli che si manifestano ai singoli individui.

2Uhr 45
Abdel Nûr Cabrini
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