venerdì 15 maggio 2009

Notti berlinesi - Settima Notte (seconda parte)

Berlino
24.10.1984
21Uhr00


Non abbiamo casualmente abbinato questi due trittici di Parole: perchè la Donna è legata al concetto di Amore? La Donna più che oggetto di Amore è Bisogno. Essendo allora un „qualcosa“ che si desidera essa è un Desiderio.Il desiderare non è semplicemente l’opzione per una cosa anzichè un’altra, insomma una scelta, e quindi una Volontà. Desiderare è concupire, bramare e quindi aver bisogno. Poichè in tedesco Liebe (Amore) si associa a Lebe (Vita) la Donna è brama di vivere e l’Uomo quindi brama vivere attraverso la Donna, poichè vivere, in un certo qual modo significa manifestarsi, rendersi visibile. Vedere o essere visto è etimologicamente legato a Veda che in Sanscrito significa „ho visto“ ed anche la Vita in spagnolo (Vida) e molti altri dialetti neolatini. Quindi fra Vita e Vedere vi è uno stretto legame per cui Manifestarsi e Vivere assumono al contempo lo stesso significato. Il desiderio quindi di Manifestarsi-Vivere è il Desiderio, la Brama d’Amore. Ma l’Amore necessita di uno specchio e questo specchio è la Donna. Le Acque nelle quali, casualmente o non, Narciso si specchia, simboleggiano anche la Donna; ma se in queste acque si vede solo sè stessi e ci si innamora di sè stessi e si brama solo sè stessi ciò conduce non alla Vita e quindi al Manifestarsi, ma alla Morte, al chiudersi in sè stessi. Acqua e Donna sono simbolicamente uniti per svariati motivi. L’Acqua è generatrice di Umidità e questa è indissolubile dalla Vita e quindi dalla Donna che viene desiderata dall’Uomo che soddisfacendo il Desiderio produce una Nascita che diviene così la sua Manifestazione che è proprio un ex-sistere, uno star fuori. Deve essere notato il fatto che l’Uomo,prima di ex-sistere, è celato negli spermatozoi che sono in numero indefinito e che rappresentano ognuno una delle indefinite possibilità di Manifestazioni dell’Uomo Universale. Non a caso Cristo è Colui che redime l’intera umanità, vivendo, esperimentando l’intera umanità stessa, offrendosi ad essa quale vittima sacrificale e Cibo, consumazione, esaurimento, consunzione dei loro desideri. Le modalità in cui l’Amore si esprime sono date dalla Forza o Potenza che si caratterizza con un Movimento dinamico che porta il Bisogno-Amore al Vivere-Manifestarsi. Se correliamo il concetto di Luce e Tenebra avremo che la Luce è Maschio e la Tenebra Femmina, essendo il fine della Luce la Vita, l’essere visibile, nella Oscurità, il suo mezzo di espressione è il movimento con cui tende ad allontanarsi dal suo Centro propulsore, il centro del Bisogno, dirigendosi verso l’esterno, ex-sistere, in un moto centrifugo. Dal centro alla circonferenza realizzando così il cerchio con il punto centrale: il Sole.La Forza ha una Misura che definisce lo Spazio. Ad esaurimento della Forza si esaurisce anche lo Spazio con un lento ma inevitabile ritorno su sè stesso. Così anche per un Desiderio, quando è stato soddisfatto.In questo senso un Amore profano ha una durata più o meno lunga in relazione alla intensità della sua Forza e della qualità del suo Desiderio, dove per qualità intendiamo la sua sostanza, substantia, ciò che sta sotto o dentro e che necessariamente si manifesta, ex-siste, in tutta la sua forza di espansione, e questo moto è Amore. Senza il Moto vi sarebbe la Quiete, la Pace, sia dei sensi come del Desiderio e quindi Amore sarebbe morto. La ricerca, quindi, della propria Forza è la ricerca del modo di manifestare il proprio Bisogno, al quale si è chiaramente sottomessi come se esso fosse la Nostra Regina. Ma nel momento della conquista si diventa Re, a questo punto dobbiamo analizzare l’Amore della Femmina quale Brama per il Maschio.
1 Uhr 39


24.10.1984
2 Uhr 45


La Brama femminile per il Maschio è certamente qualcosa di diverso da quella maschile per la femmina. Ambedue però nascono dal Bisogno, il Bisogno di Essere. La Materia, in assenza della Luce, è non solo informe, ma è sovratutto caotica. È una Potenza enorme in Atto, senza avere però un Fine o un Ordine. È la Luce che caratterizza questa Materia dandole appunto una Forma. Questo Principio lo si può osservare in Natura nell’alternarsi del giorno con la notte. Lo stesso luogo, sprofondato nel Buio perde ogni forma e colore, diviene una massa indistinta ed amorfa, dalla quale,tra l’altro si trae il sentore, al confine con il timore, di un qualcosa che „deve esserci“ ma che non si riesce a „stabilire“.
Quando si appressa l’Alba, ecco che il luogo osservato inizia a „muoversi“ed una forma, quà e là, prende colore, significato, sino alla pienezza della Luce del giorno dove, finalmente, la Massa Oscura notturna si „manifesta“per quello che è: una massa di Materia ordinata avente un Fine ed un Significato. Così come il luogo osservato, lungo il tempo, si muta sino a divenire un altro, così pure la Materia si muta, muovendosi, estrinsecando da sè stessa le innumerevoli possibilità di essere plasmata dal Desiderio di Essere della Luce. È il calore della Luce che dà „vita-movimento“ alla Materia inerte. Nel nostro Piano di Manifestazione, specchio alla nostra intelligenza delle Leggi che regolano l'Universo metafisico, possiamo ritrovare la vivente esemplificazione delle medesime.In questo caso quindi, la Donna-Maria, la Madre e la Materia. La Brama della Donna è quindi il Desiderio di essere amata e quindi di donarsi, di aprirsi, di essere in funzione e solo per la fonte dell‘Amore. Il Bianco vestito della Sposa rappresenta la Materia rivestita di Luce ed in Comunione con il suo Maschio fecondatore; il nero vestito della Vedova rappresenta la Materia privata di Luce, piangente per il Desiderio di essere nuovamente in Comunione con il suo Maschio di Luce. Ed è qui allora che la Donna, come la Materia, assume due ruoli proiettati nel Tempo: Amante e Madre.
La Madre,privata della Luce paterna, vive nella Luce del Figlio; l’Amante invece brucia sè stessa in eterna consumazione e movimento. La Madre è Materia ordinata e stabile, proiettata secondo un sistema di leggi intrinseche, nel Tempo, l’Amante è invece Materia instabile, è l’elemento perturbatore, è la Violenza di desideri subitanei, è Materia ed Atto fini a sè stessi. L’Amante è ciò che produce con il suo violento impatto con la Luce creatrice, profonde mutazioni nell’ordinata e stabile Materia Madre, è come l’irruzzione barbarica entro i confini di un vecchio ed ordinato Impero.Può essere lo sradicarsi definitivo di un precedente ordine, per dare nascita ad un secondo ordine, oppure può essere un momento passeggero, dove però la Materia Madre acquista, nello spazio Ordinato, un nuovo vigore creativo. È un mistero assai profondo che però, alla luce delle nuove, si fa per dire, scoperte della Fisica nucleare, potrebbero essere chiarito. La Coppia Padre-Madre è una Coppia creatrice, la Coppia degli Amanti è invece distruttrice. L’Amore che unisce Padre e Madre, è un Amore calmo, senza sussulti che si snoda lungo il tempo e lungo le generazioni successive dei Mondi; l’Amore degli Amanti è un Amore violento, è la passione di un Desiderio bruciante che si esaurisce in sè stesso, ma che sconvolge l’ordinamento entro il quale si è manifestato.È manifesto in un Padre o in una Madre, al bruciante momento fa seguito un rientro nei confini ordinati, quando il desiderio si è esaurito, oppure sconvolge tutto quanto l’ordinamento precedente, causando con una reazione a catena, sconvolgimenti sempre meno violenti sino al ritorno ad uno stabile equilibrio basato su di una Realtà Nuova. Oppure è il bruciante desiderio che con la sua Violenza e Passione, prepara un periodo successivo di Ordinata Creazione, solo quando chi,vissuto da questo Desiderio, non è stato da esso irrimediabilmente consumato. In ogni caso deve essere chiaro che la Coppia degli Amanti, oppure la Dinamica della Materia instabile, è successiva al Primigenio atto di ordinamento della Materia e quindi alla Coppia Padre-Madre. La Causa prima di questo Atto è ancora il Desiderio bruciante di Essere, sia da parte della Luce-Padre, sia delle Tenebra-Madre. Questo Desiderio nasce dalla realizzazione di una scissione scaturita dall’Unità Primordiale. Il venir meno di questa Unità Primordiale causa il Desiderio che porta all’unione della Luce con la Tenebra, questo è un Desiderio già incanalato, calato nel Tempo e nello Spazio che non può più sfuggire alla Concatenazione di Leggi interiori sino all’esaurimento di tutte la Possibilità esistenti di Essere, già preconcepite, nell’Uno Primordiale. È la Fine dei secoli. La consumazione dei tempi! Anche se il Tempo nasce dal Movimento e quindi dal primo impulso dato dall’Uno Primordiale. Se è vero che ad una espansione corrisponde una analoga contrazione, avremo quindi due impulsi che definiscono un Tempo;due note, il tempo essendo appunto quello che intercorre fra le due. Quando questo pulsare cessa v’è la crisi cardiaca di tutto il Creato. Ma ha da cessare tutto questo? È forse prevista nell’insondabile Uno Primordiale anche la sua Autodistruzione? Domande alle quali solo un Dio può rispondere, ma quale? se anche gli Dei nascono e muoiono quando è giunto il loro tempo? Forse questo Nulla è solo un momento di stasi come nel Pendolo, un momento di quiete prima di riprendere il moto di contrazione ed espansione, ed allora è eterno, non conosce fine. Eppure il suo Movimento, quello del pendolo, è sempre più impercettibile, la sua „corsa“ sempre più breve, sino ad apparire immobile! ma allora chi capovolge la Clessidra? Si tratta forse di un“computer“ che abbia come programma anche il suo proprio esaurirsi quale „macchina“ per poter poi, attraverso un potenziale di energia di riserva, nuovamente autogenerarsi? Non è forse l’Araba Fenice che rinasce dalle proprie ceneri? Non c’è forse una profonda e nascosta Verità nella frase:“Nulla si crea, nulla si distrugge?“. Allora tutto è già!
Che cosa cercava John Dee in Praga? Perchè in Praga e non a Londra? Egli cercava la Potenza per poter conquistare la „sua“ Regina, la Terra Verde! Per poter „regnare“ con Lei, quale suo Re, su questa Terra di Pace e di Ordine! Ma la sua è una brama distorta, egli cerca al di fuori di sè stesso questa regina, mentre invece l’Elisabetta vera, gli si offre solo come Amante. Ed è questo bruciante Desiderio che sconvolge la Vita del ricercatore inglese che si perde quindi per le strade d’Europa sino a giungere allo Hradschin di Praga. Consumato da questa febbre, alla fine egli ritorna in quel di Londra, esaurito, sfinito, per scomparire senza gloria, eroe sconfitto, titano caduto, nel nulla dell’anonimato. Senza Terra e senza Regina, presso la sua vecchia moglie in profonda interiore solitudine. Ma John Dee aveva abbandonato la sua Regina per andare a cercare una Potenza effimera che l’Angelo delle Illusioni, pur di averlo quale suo strumento per esistere nel Mondo, gli donava. Il nostro viaggio a Praga è invece un viaggio all’incontro con la nostra Regina, e là, in quel di Praga Io e Lei dovremo porre le basi della Libertà del nostro Amore, dell’incoronamento del nostro Desiderio.

4Uhr00
Abdel Nûr Cabrini 
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