martedì 22 settembre 2009

CRONACA DI UNA FITNAH ANNUNCIATA

Settembre 21, 2009 di ummusama
Assalamu ‘alaykum waRahmatullahi Ta’ala waBarakatuHu
Vi invito inshaAllah a leggere questo interessante articolo, una parola di verità mashaAllah… dal blog
La Luce di Allah:




بسم الله الرحمان الرحيم
Assalamu aleykum wa rahmatullahi wa barakatuhu




E dopo una giornata di festa, eccoci qui, ritornati alla realtà della Terra in cui viviamo, tra insulti, aggressioni, abusi di ogni sorta: l’ultima e forse più grottesca provocazione è stata la gazzarra messa in opera oggi da una seguace di Oriana Fallaci desiderosa di avvelenare ancor di più il clima già irrespirabile in cui vive la Comunità islamica in Italia.
Questa cristiana, di cui non mi interessa pronunciarne il nome per non fargli inutile pubblicità, ha ritenuto di recarsi indisturbata accompagnata dai suoi accoliti di fronte al luogo in cui si celebrava oggi la preghiera dell’Eid al Fitr a Milano, ufficialmente per protestare contro l’uso del “burqa” da parte delle sorelle musulmane, in realtà per altri motivi, che la Procura della Repubblica di Roma accerterà nella Sede appropriata.
Fin qui a parer mio nessuna novità, visto il crescendo di intimidazioni e aggressioni mediatiche cui è sottoposta da anni la nostra Comunità non ha fatto altro che spianare la strada alla sceneggiata di questa donna desiderosa di racimolare qualche voto nell’Italia xenofoba di oggi.
La vera notizia a parer mio è un altra;
nei medesimi istanti in cui la cristiana tentava di imporre forzosamente la sua visione libertina del comportamento esteriore ad altre donne di diversa Fede, presso il Palasport di Sesto S. Giovanni accadeva qualcosa di diametralmente opposto, che tuttavia è collegato in modo evidente.
Mentre migliaia di musulmani si accingevano ad iniziare la Preghiera dell’Eid al Fitr, i Responsabili della Moschea di Sesto S. Giovanni all’insaputa di molti, facevano posizionare di fronte ai fedeli un nutrito gruppo di cristiani tra cui preti e politici locali, i quali uno alla volta recitavano un piccolo sermone buonista incentrato sul solito cocktail del dialogo interreligioso e della convivenza pacifica delle due religioni, obbligando di fatto alla fine della loro comparsata tutti i fedeli musulmani, tranne pochi (con certezza almeno due) ad osservare un minuto di silenzio per i soldati italiani morti a Kabul il 17 Settembre. Alla fine del minuto di silenzio tutti i musulmani battevano le mani in segno di solidarietà con i soldati uccisi nella cosiddetta “missione di pace” in Afghanistan.
Ebbene, tra la due storie c’è un link che non si può né si deve sottovalutare: allorquando i musulmani, come nel caso di Sesto S. Giovanni si mostrano accondiscendenti con coloro che negano Allah (SWT) e il Suo Messaggero (saws) questi ultimi sono disposti ad accettarli mostrandosi docili e tolleranti, a condizione che l’Islam professato dai credenti sia moderato e compatibile con la Società italiana che secondo questa gente avrebbe ancora profonde radici cristiane;
quando invece i musulmani, in questo caso i fratelli di Viale Jenner, si mostrano attaccati al Nobile Corano e alla Sunnah di Muhammad (saws) scatta immediatamente nei cristiani un sentimento di ripulsa, di risentimento e odio viscerale, così forti da evocare in loro il desiderio dello scontro di civiltà, visto che secondo loro noi rappresentiamo una Comunità violenta e retrograda.
La risposta a questa situazione non è affatto difficile, se finalmente avremo il coraggio di ricorrere alla Parola veridica di Allah (SWT) che dice:
“O voi che credete, non sceglietevi confidenti al di fuori dei vostri, farebbero di tutto per farvi perdere. Desidererebbero la vostra rovina; l’odio esce dalle loro bocche, ma quel che i loro petti celano è ancora peggio. Ecco che vi manifestiamo i segni, se potete comprenderli. Voi li amate, mentre loro non vi amano affatto. Mentre voi credete a tutta la Scrittura loro, quando vi incontrano, dicono: “Crediamo”; ma quando son soli, si mordono le dita rabbiosi contro di voi. Di’: “Morite nella vostra rabbia!”. In verità Allah conosce bene quello che è celato nei cuori. Se vi giunge un bene, se ne affliggono. Se un male vi colpisce, gioiscono. Se però sarete pazienti e devoti, i loro intrighi non vi procureranno alcun male. Allah abbraccia tutto quello che fanno” (Corano- Âl ‘Imrân, 118/120)
Quello che è accaduto oggi a Milano non è che la cartina di tornasole della nostra debolezza: più saremo lontani dal vero Tawhid, divisi tra noi e accondiscendenti con coloro che ci odiano, più essi reclameranno dai musulmani obbedienza e sottomissione, isolando i più devoti tra i credenti per creare divisione e panico nelle file dei musulmani.
Dice Allah (SWT): “O voi che credete, se obbedirete ad alcuni di coloro che hanno ricevuto la Scrittura, vi riporteranno alla miscredenza, dopo che avevate creduto” (Corano- Âl ‘Imrân,100)
Questa strategia è chiaramente alla portata del nostro intelletto: dai minbar di molte nostre moschee si ha paura di pronunciare le Verità che i musulmani dovrebbero ascoltare, e rapidamente si sta facendo strada l’idea di un Islam europeo, che parli la lingua italiana nei sermoni, che sia propenso a professare una Religione fin quando essa sarà servile agli interessi economici dell’Italia produttiva: in caso contrario, entrano in azione le fiaccolate dei leghisti, le raccolte firme dei comitati di quartiere, le interpellanze islamofobiche dei politici, e perché no, le aggressioni squadriste dei fascisti.
Pertanto, convinto più che mai che il male che subiamo non proviene da altro che dalle nostre opere, resta una speranza flebile ma ancora viva che mi spinge a chiedere ai miei fratelli e alle mie sorelle: ma cosa stiamo a fare ancora qui in Italia?
Sono fermamente convinto che la permanenza dei musulmani in questa Terra sia deleteria per la nostra Fede e per le nostre vite, e sono altrettanto certo che dovremmo rinunciare ad una porzione di dunya per guadagnarne una ben più benefica nell’Aqirah: per questo invito coloro che ne hanno la possibilità e la forza, di fare ritorno per Allah nella Terra dell’Islam, dove certo troveranno povertà, ostacoli e oppressione, ma forse anche la forza di ritrovare il proprio Islam e la dignità di essere fieri della loro nazione islamica.
E ricordo a tutti, me stesso per primo, la Parola veridica di Allah (SWT) che dice:
“Gli angeli, quando faranno morire coloro che furono ingiusti nei loro stessi confronti, diranno: “Qual era la vostra condizione?”. Risponderanno: “Siamo stati oppressi sulla terra”. (Allora gli angeli) diranno: “La terra di Allah non era abbastanza vasta da permettervi di emigrare?”. Ecco coloro che avranno l’Inferno per dimora. Qual tristo rifugio. Eccezion fatta per gli oppressi, uomini, donne e bambini sprovvisti di ogni mezzo, che non hanno trovato via alcuna…” (Corano-An-Nisa’, 97-98)
Quindi fratelli e sorelle, riflettiamo secondo la nostra Fede in Allah (SWT), in l’obbedienza al Profeta (saws), e in rispetto degli insegnamenti dei Pii Predecessori: ma se domani ci troveremo aggrediti da un’altra cristiana o dal leghista di turno, per favore non lamentiamoci.
Insha’Allah, spero che il messaggio sia arrivato forte e chiaro: che Allah l’Unico Ci perdoni e Ci guidi.
Assalamu aleykum wa rahmatullahi wa barakatuhu

Muhammad Nur al Haqq

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