martedì 23 giugno 2009

Il Consiglio dei Guardiani



Il Consiglio dei Guardiani dell’Iran sul voto presidenziale:::: 23 Giugno 2009 :::: 8:52 T.U. ::


Il Consiglio dei Guardiani dell’Iran ha suggerito che il numero di voti raccolti in 50 città supera il numero di persone che possono beneficiare del diritto di voto in queste zone.Il portavoce del Consiglio Abbas-Ali Kadkhodaei, che è intervenuto sul Canale 2 della Televisione della Repubblica Islamica dell’Iran (IRIB), Domenica, ha fatto osservazioni in risposta alle denunce presentate da Mohsen Rezaei - un candidato sconfitto alle elezioni presidenziali del 12 giugno."Le statistiche fornite dai candidati, che affermano che oltre il 100% degli aventi diritto al voto hanno espresso uno scrutinio in 80-170 città, non sono precise - l'incidente è avvenuto solo in 50 città", ha detto Kadkhodaei.Kadkhodaei ha inoltre spiegato che l'affluenza alle urne oltre il 100%, in alcune città, è un fenomeno normale, perché non vi è alcuna limitazione per le persone aventi diritto, di votare alle elezioni presidenziali in un'altra città o provincia, in cui viaggiano spesso.Secondo il portavoce del Consiglio dei Guardiani, aree per le vacanze e luoghi come i distretti uno e tre di Teheran non sono separabili.Il portavoce, tuttavia, ha affermato che, sebbene i voti interessati da questo tipo di problema potrebbero essere più di 3 milioni*, essi non pregiudicano l'esito delle elezioni.Egli, tuttavia, ha aggiunto che il Consiglio può, su richiesta dei candidati, ricontare i voti delle urne interessate e determinare "se l'eventuale cambiamento nel riconteggio sia decisivo per i risultati delle elezioni", ha riferito a Khabar online.Tre dei quattro candidati contestano le elezioni presidenziali dello scorso Venerdì, lamentando brogli, una volta che il Ministero degli Interni ha annunciato i risultati - in base al quale il presidente Mahmoud Ahmadinejad è stato dichiarato vincitore con quasi due terzi dei voti.Rezaei, insieme con Mir-Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi, hanno segnalato più di 646 'irregolarità' nel processo elettorale e hanno presentato le loro denunce all'organo responsabile per la supervisione delle elezioni – il Consiglio dei Guardiani.Mousavi e Karroubi hanno invitato Venerdì il Consiglio ad annullare il voto e a tenere nuove elezioni. Ciò mentre il Presidente Ahmadinejad e il suo ministro degli Interni, Sadeq Mahsouli, hanno respinto qualsiasi possibilità di frode, affermando che le elezioni sono state libere ed eque.

*Cioè che i tre milioni di voti non sono in più o sono falsi, ma semplicemente espressi da elettori non residenti, come permette la legge elettorale iraniana, (non contestata da nessuno dei candidati, finora). NdT


Pubblicato su Eurasia, Rivista di Geopolitica

Traduzione di Alessandro Lattanzi:



1 commento:

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