sabato 28 agosto 2010

Lady ( Michele ) Renouf in Teheran

Invitata, senza preavviso, a tenere un discorso rivolto al Presidente Ahmadinejad e ai mille ospiti internazionali presenti alla sede presidenziale, a Teheran il 3 giugno 2010, il giorno dopo la conferenza a commemorazione dell’Imam Khomeini,
Lady (Michèle) Renouf ha voluto contribuire con le seguenti considerazioni.
(trascrizione tradotta dall’inglese)
Invited to give an impromptu address to President Ahmadinejad and a thousand international guests at the Presidential Headquarters in Teheran on 3rd June 2010, the day after the Commemoration Conference for Imam Khomeini,
Lady (Michèle) Renouf made the following comments.
(transcript below)

Eccellentissimo, Presidente – senza pari nella nostra epoca.
Ammirevoli ospiti, fortunati colleghi.

Most Excellent President – unparalleled in our time.
Our admirable hosts; and fellow lucky colleagues.

L’Imam Khomeini è il nostro modello di comportamento. E’ indubbiamente un modello di comportamento per l’Occidente, e il nostro dovere è senz’altro di far comprendere all’Occidente perché ciò sia vero. Alla domanda, che cos’è la giustizia?, l’Imam Khomeini risponde con un consiglio: “Chiedilo al Raziocinio di cui sei dotato, perché il Raziocinio è l’occhio della Giustizia.” L’Iran e l’Occidente condividono la tradizione dell’antica Grecia classica dell’approccio-vocazione scientifico: mentre l’Imam Khomeini l’ha sostenuto, l’Occidente è stato fuorviato; a causa del fenomeno che considero il linguaggio predatorio dell’inganno l’Occidente ha smarrito questa via. La tradizione classica greca si basa su Quattro Virtù inseparabili: la Temperanza, la Saggezza (accompagnata dall’approccio-vocazione scientifico), la Giustizia ed il Coraggio.
Imam Khomeini is our role model. Indeed he is a role model for the West, and it surely is our duty to make the West aware of why. For Imam Khomeini answers the question of what is Justice, to advise: “Ask your Reason, for Reason is the eye of Justice.” Iran and the West share the Ancient Classical Greek tradition of scientific attitude, which Imam Khomeini has sustained whilst the West has been led astray and fallen prey to what I call predatory ‘swindle-speak’. The Classical Greek tradition is based on the four inseparable Virtues, namely Temperance, Wisdom (with scientific attitude), Justice and Courage.

In questi due giorni mi è stata rivolta la domanda: delle qualità dell’Imam Khomeini, quale ammiro maggiormente?: se, sia per l’Iran che per l’Occidente, egli è un modello di comportamento è perché nutre tutte e quattro le Qualità virtuose, che, se scisse l’una dalla’altra, non valgono nulla. Perché, come lui ci dimostra, e come ci dimostra il Presidente Ahmadinejad – lui stesso un modello di comportamento, esemplificato nella Conferenza di Teheran del 2006, da lui voluta – “la verità storica va sostenuto con evidenze, e non emotivamente” [le parole appartengono all’ultimo vescovo cristiano coraggioso, Richard Williamson]: e, senza verità storica, non ci sarà giustizia internazionale.
In the last two days I have been asked which quality I most admire in Imam Khomeini, yet the reason why he is a role model for both Iran and the West is because he sustains all four Virtuous qualities which are useless if separated. For, as he and President Ahmadinejad - himself a role model as exemplified in his Teheran Conference in 2006 - show us, “historical truth goes by evidence not emotion” [to quote the last courageous Christian Bishop, Richard Williamson], and that without historical truth there can be no international justice.

L’Imam Khomeini era un grande difensore della Palestina: capì che la Lega delle Nazioni come la più recente ONU rappresentavano iniziative sionistiche che si scontravano con la verità storica e dunque andavano creando il privilegio del potere di veto, antidemocratico, pro-sionistico. Le fondamenta stesse dell’ONU partecipano della natura speciosa dei processi di Norimberga del 1945-1946. All’epoca, cinque giudici della Corte Suprema americana condannarono i processi come una “farsa giuridica” degna di chi cerca il “linciaggio. Questi giudici dimenticati dichiararono che le testimonianze ottenute ‘per sentito dire’ o de auditu ed altre testimonianze ottenute con la tortura non costituivano strumenti ammissibili, e che offendono la giustizia naturale quelle parti che si costituiscono congiuntamente giudice e giuria.
Imam Khomeini was a great champion of Palestine and understood that the League of Nations and later the U.N. were Zionist initiatives which defied historical truth and thereby created the anti-democratic, pro-Zionist, privileged veto. The very basis of the U.N. is the self-same specious nature of the Nuremberg Trials of 1945 and 1946. At the time five Supreme Court judges in America denounced the Nuremberg show-trials, conducted by the so-called victorious Allies, as a “judicial farce” by a “lynch mob”. These forgotten Judges declared that hearsay evidence and testimony obtained by torture are illegitimate instruments and that parties who act both as judge and jury fly in the face of natural justice.

L’Imam Khomeini vorrebbe sicuramente da noi che svelassimo le due truffe fondamentali operate da chi crea e controlla i mezzi di comunicazione di massa nonché la narrativa dei fatti che trova diffusione a livello pubblico. Le truffe si incentrano in primo luogo sul fatto che l’Entità Sionista non ha mai avuto in nessun momento alcun diritto morale di saccheggiare la Palestina; in secondo luogo, gli ebrei europei non necessitavano di una tale soluzione. Nel 1895, cinquant’anni prima della Seconda Guerra Mondiale (e dunque la Seconda Guerra Mondiale non ha nessuna rilevanza in merito) il disegno di Theodor Herzl d’uno Stato Ebraico aveva già istituito la politica di genocidio da applicarsi nei confronti dei palestinesi indigeni, che, per usare il suo eufemismo, dovevano “sparire”, cedendo il loro posto agli ebrei.
Imam Khomeini would surely wish us to make known the two fundamental swindles by those who create and control the media and public information narrative. These refer to the fact firstly that the Zionist Entity had no moral right at any time to pirate Palestine, and secondly that European Jewry had no such necessity. Half a century before World War II (and therefore making World War II irrelevant to the issue) Theodor Herzl’s 1895 blueprint for The Jewish State instituted the genocidal policy towards the indigenous Palestinians, who to use his euphemistic term were to “disappear”, to be replaced by Jews.

La politica genocida di Herzl, del 1895, ci insegna che gli ebrei non sono stati le vittime bensì i malfattori, e dunque non hanno mai avuto alcun diritto sulla Palestina. Anzi, dopo il 1928, gli ebrei europei non avevano alcuna necessità di saccheggiare la Palestina, e fino ai nostri giorni troviamo la pacifica Regione Autonoma di Birobidjan sita sulla frontiera sudorientale della Russia con la Cina, la quale regione nel fondarsi non ha espulso nessun popolo indigeno. Oggigiorno troviamo degli ebrei che dicono che si trattasse di un atto di antisemitismo da parte di Stalin quando egli ha regalato agli ebrei questa zona di 30.000 km2 (grande come la Svizzera). La verità era che Stalin voleva dare una regione autonoma ad ogni gruppo etnico dell’Unione Sovietica, e il Birobidjan non mai subìto minacce di tipo “antisemitico”. Inoltre, nel 1945, quando gli ebrei europei dicevano, “Non abbiamo patria, abbiamo bisogno della Palestina; la meritiamo”, dichiaravano, nuovamente, il falso, perché nel 1945 non c’era alcuna barriera di tipo politico che avrebbe impedito loro l’arrivo nella propria Regione Autonoma di Birobidjan, vasta e da lungo tempo consolidata.
Herzl’s 1895 genocidal policy means that the Jews were the culprits not the victims, and thus had no moral right at any time to Palestine. Indeed after 1928 European Jews had no need to pirate Palestine, and to this day a Jewish Autonomous Region called Birobidjan exists peacefully and available on Russia’s south-east border with China, having never displaced an indigenous people for its creation. Today some Jews try to claim that it was an act of anti-semitism when Stalin gave this region of 30,000 sq. km (the size of Switzerland) to Jews. The truth is that Stalin was providing every ethnic group comprising the Soviet Union with its own autonomous region, and nothing “anti-semitic” has ever endangered Birobidjan. Furthermore in 1945 when European Jews were crying “We have no homeland, we need and deserve Palestine” – again they lied, for in 1945 there was no political impediment to prevent European Jewry heading for the welcome arms of their vast and long-established Jewish Autonomous Region in Birobidjan.

Tali circostanze vigono tuttora, ma i mezzi di comunicazione, nel loro conformismo, non parlano mai di Birobidjan. Qualche rara menzione di Birobidjan arriva dalla Jewish Telegraphic Agency, e quando ne parla usa il termine volutamente falso di “distretto”. Quali distretti ci sono nel mondo grandi come la Svizzera? Invero, dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, ogni regione etnicamente autonoma ha potuto rivendicare lo status di repubblica, eppure la JTA ci informa che, a causa di ciò che si vuole chiamare la “sensibilità” nei confronti di Israele, e per non attrarre l’attenzione dei gentili, il Birobidjan rinuncia − per quest’area, la prima patria ebraica − allo status di repubblica e di stato.
The same is true today, yet in our mainstream media we hear not a word of Birobidjan. Only rarely does the Jewish Telegraphic Agency mention Birobidjan, and when it does it refers to it disingenuously as a “district”. Which district in the world is the size of Switzerland? The fact is that since the dissolution of the Soviet Union its ethnically autonomous regions have been entitled to republic status, yet the JTA lets us know that due to so-called “sensitivity” to Israel, Birobidjan has declined, due to fear of raising gentile public awareness of its existence, to acknowledge this first Jewish homeland, and all but state and republic.

E’ la mia speranza che il nostro Presidente Ahmadinejad, che con coraggio riporta la verità nella sua integrità, diffonderà notizie su, e farà conoscere, questa prima patria ebraica, e che egli chiarirà che non c’è nessun motivo per cui gli ebrei europei debbano tornare in Germania, in Polonia o in Austria quando hanno un proprio stato la cui prima lingua è l’Yiddish. Visitate il mio sito dedicato a questa prima patria: www.birobidjan.co.uk perché, nello spirito dell’Imam Khomeini, troverete a questo indirizzo una campagna per l’etica e il riarmo morale. I palestinesi – i votanti coraggiosi che democraticamente hanno eletto Hamas, un’organizzazione da lungo tempo eroica –, la cui Nakba costituisce la più grande tragedia del ventesimo secolo, meritano di vedere restituito a loro ogni pollice di quella terra sofferente, senza alcuna speciosa proposta-farsa del tipo ‘uno stato / due stati’. Attendiamo ormai da troppo tempo la partenza immediata degli ebrei europei da ogni angolo della Palestina e la compensazione erogata al popolo indigeno arabo, a chi, da più di un secolo, lotta dalla parte del Raziocinio, in prima linea, sul fronte della verità storica e della giustizia internazionale per noi tutti.
My hope is that our President Ahmadinejad, who speaks the whole truth bravely, will promote awareness of the first Jewish homeland and that there is no need for European Jews to go back to Germany, Poland or Austria when they have their own state whose first language is Yiddish. Please view my first homeland option website at www.birobidjan.co.uk for, in the spirit of Imam Khomeini, there you will find a campaign for moral and morale rearmament. The Palestinians whose Nakba constitutes the greatest tragedy of the 20th century – those brave voters who democratically elected the long heroic Hamas - deserve the return of every inch of their tormented land, and not any part in the specious “one-state two-state” farce. The immediate vacation of European Jews from all of Palestine and compensation to the indigenous Arab people is more than overdue to those who, for more than a century, continue to fight for Reason at the front line of historical truth and international justice for all of us.

Signor Presidente, grazie, sono felice di trovarmi in questa compagnia esemplare ed entusiasmante, tra i coraggiosi votanti a sostegno del Raziocinio internazionale di Khomeini e della Giustizia storica di Ahmadinejad!
Mr President, thank you, I am happy to be in this uplifting company among the courageous voters for Khomeini’s international Reason and Ahmadinejad’s historical Justice!

Oh… e Signor Presidente, dimenticavo... Ho portato con me, per Lei, un DVD che racconta dei veterani britannici che erano di servizio in Palestina nel 1945-48. La storia che raccontano è ben lontana da quella raccontata dal loro governo, oberato dai debiti di guerra, ed è ben lontana dalle bugie che ci raccontano sulla fondazione di Israele. Infatti, la loro testimonianza sta per essere rimossa dalla pagine della storia: perciò non sono mai stati invitati al cenotafio, mai hanno ricevuto le loro medaglie e hanno addirittura dovuto finanziare di tasca propria la costruzione del monumento ai loro compagni d’armi caduti. In questa breve anteprima della trilogia “Israel in Flagrante: Caught in Acts of Twist-speak” (Israele colto in flagrante mentre distorce con il proprio falso linguaggio la realtà), cito la saggezza del re Ibn Saud che prevedeva con precisione il disastro che avrebbero causato nel Medio Oriente quei terroristi ed occupanti ebraici. In quel re, Ibn Saud, i sauditi hanno un modello di comportamento, ma, purtroppo, hanno seguito la strada degli occidentali: quella della collusione e del clientelismo, alimentati dagli imbrogli dell’usuraio.
Oh and Mr President, I almost forgot to mention that I have brought a DVD for presentation to you. It is about the British veterans who served in Palestine 1945-48, who tell a very different story (unlike their war debt-mortgaged government) to the lies we hear about the founding of Israel. Indeed their witness is to be removed from the pages of history, for they were never invited to the Cenotaph, were denied their medals, and even the war memorial to their dead comrades they had to pay for themselves. In this trailer for my trilogy “Israel in Flagrante: Caught in Acts of Twist-speak”, I quote the wisdom of King Ibn Saud who predicted precisely the disaster that these Jewish terrorist occupiers have brought to the Middle East. The Saudis also have a role model in King Ibn Saud, but alas like the West they too have fallen prey to colluding and coat-tailing on the usurer’s swindlespeak.

Claudio Mutti http://www.birobidjan.co.uk/renouf-teheran-2010-italian.html

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